PNL a scuola. Un’esperienza di Ricalco e Guida di una corsista speciale: Ambra Bonanni
23/12/2019 di Simona Dalloca
Mentoring
E’ meraviglioso quando incontri corsiste, colleghe, che a distanza di anni trovandosi in situazioni dove i soliti strumenti non funzionano, ricordano qualcosa che avevi detto e decidono di metterlo in pratica, senti che il seme gettato comincia a germogliare di una fiducia che solo l’impotenza dell’esperienza presente riesce a far erompere.
Io la conosco, questa sensazione, nei momenti della mia vita di più grande confusione, mia sorella, il mio mentore, mi ha messo in azione stoppando i miei mille dubbi e le altrettante domande che affollavano la mia mente razionale, ho provato solo ad essere affidandomi a lei nel mio fare consigliato e indiscusso e solo dopo ne ho valutato i risultati.
Oggi Ambra mi ha regalato la bellezza di riassaporare il gusto di sentirmi una persona di cui ci si può fidare.
L’esperienza di Ambra
Simona: Raccontami…
Ambra: Mercoledì, ora di religione.
Improvvisamente il bambino si alza e inizia a girovagare per la classe emettendo suoni a voce alta e dicendo parolacce.
Ripreso dall’insegnante presente in classe si agita, inizia ad alzare sempre di più il tono della voce e a dar fastidio ai compagni. Passa tra i banchi e getta in terra i vari astucci. Si sdraia in terra e fa finta di nuotare.
Io osservo i suoi comportamenti e cerco un dialogo con lui. Come se non esistessi, lui continua a stare sdraiato in terra.
Decido di ricalcare i suoi comportamenti. Mi metto come lui sdraiata in terra mentre gli altri bambini mi guardano sbalorditi.
Lui mi osserva sorpreso (interruzione di schema) ed improvvisamente si siede, sempre in terra, ma in modo composto. Continuo ad imitarlo e mi siedo accanto a lui, sinceramente interessata gli chiedo come mai ha cambiato posizione e ha smesso di urlare parolacce.
Si tranquillizza, mi guarda e mi dice che in quel momento non voleva fare religione, ma giocare con i compagni.
Simona: Fantastico! Come sei andata incontro ai sui bisogni?
Ambra: Abbiamo fatto un nostro “patto”: prima abbiamo lavorato un po’ dopodiché, in accordo anche con l’altra insegnante presente in classe, abbiamo terminato la lezione prima, per permettere a tutti i bambini di avere un po’ di tempo per giocare e relazionarsi tra loro, ho chiesto al bambino di scegliere con chi e a che cosa voleva giocare.
Simona: Brava! Per curiosità cos’ha scelto e cos’hai osservato?
Ambra: Mi ha stupito che fra tutti i giochi che poteva scegliere ne ha scelto uno didattico: un gioco della Erickson che si chiama Tablotto.
Rapport, Ricalco e Guida in PNL
Come entrare in comunicazione con un’altra persona, con una modalità comunicativa simile alla sua, per avvicinarsi in modo immediato alla sua mappa del mondo.
- ricalcare a livello verbale le sue stesse parole. Le espressioni linguistiche compongono la cosiddetta struttura superficiale della comunicazione, chi parla attribuisce loro un significato specifico, fatto di sensazioni, ricordi, emozioni e convinzioni (struttura profonda). Se scegliamo strutture superficiali, parole/espressioni, differenti, potremmo riferirci a strutture profonde diverse rispetto a quelle del nostro interlocutore. L’altro potrebbe sentire che noi non riusciamo a comprenderlo a pieno.
- ricalcare, per lo stesso motivo, il paraverbale: adottare la stessa velocità, le stesse le pause , le tonalità, ecc.
- ricalcare il non verbale: la sua postura, i suoi movimenti, le espressioni del viso, ecc.
Ricalcare la persona con cui stiamo stiamo in relazione di aiuto ci permette di entrare in empatia con lei suscitando sintonia e creando vicinanza, la quale permette di sentire l’altro come una parte di se stessi, consentendoci la libertà di conoscere l’altro da sé dentro di sé più di quanto possiamo osare di pensare sia possibile.